1.

IL MARCHIO.

Un marchio che prende ispirazione dalle classiche impostazioni degli stemmi che da anni marchiano le stoviglie. Una composizione circolare che riporta al passato ma in una rivisitazione contemporanea, racchiuso nella sintesi più essenziale di un piatto rappresentato in “top view”. Al suo interno le lettere si dispongono uniformemente lasciando intravedere la presenza di un simbolo centrale. Una persona, un professionista che si pone frontalmente allo spettatore per rendersi disponibile al suo servizio.

2.

PAYOFF.

Un payoff semplice ed esplicativo che racchiude in se l’efficienza dell’azienda, dettata dall’attenzione dedicata alla selezione dei propri prodotti, attraverso una visione rassicurante che pone al centro la professionalità dei propri dipendenti e dei professionisti a cui si rivolge. Un motto indirizzato direttamente all’utente che lo rassicura mentre descrive le caratteristiche distintive della realtà aziendale. Un tono informale ma elegante che si adatta ai differenti ambiti e alle differenti tipologie di cliente con cui il brand interagisce.

3.

VISUAL IDENTITY.

Come il marchio racchiude in se la figura professionale e il prodotto, così anche la comunicazione visiva porta alla luce le persone e i propri strumenti. I testimonial all’interno del proprio ambiente creano, lavorano e interagiscono con i prodotti che Comunity ha sapientemente selezionato per loro. L’ambiente, totalmente in bianco e nero, lascia intravedere un unico focus cromatico: il prodotto, unico oggetto che si veste del colore di dettaglio del brand. La luce passa dall’oscurità al bagliore permettendo al marchio o ad eventuali elementi di testo di inserirsi al di sopra di essa per identificare il brand e definire i dettagli comunicativi.